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27 luglio 2024
   
     
  Noi lo chiamiamo scempio, loro lo chiamano sviluppo sostenibile....  
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Ecco alcune foto aeree che testimoniano lo scempio compiuto sul nostro territorio dall'attività estrattiva condotta dal cementificio Holcim Italia di Merone. A questo disastro si aggiunge l'inquinamento prodotto dall'impianto che dal 1982 utilizza come combustibile anche i rifiuti industriali.

Panoramica (scala 1:60000)

 

Dettaglio della cava di Costamasnaga (LC), scala 1:6000



Dettaglio della cava di Cesana Brianza (LC), scala 1:15000

La cementeria, scala 1:6000

Il gruppo svizzero Holcim ha acquisito nel 2004 la Eurofuels di Tradate (VA), ditta specializzata nel recupero di una vasta gamma di residui industriali liquidi e solidi anche tossici, per esempio: acque da depurazione chimico-fisica e biologica, terre, fanghi e morchie, acidi e basi, farmaci scaduti e in generale, tutti i residui che derivano dai processi produttivi della piccola, media e grande industria, i quali vengono utilizzati come combustibile nei cementifici Holcim.

Non è nemmeno un caso che un poliedrico dirigente di Holcim figura contemporaneamente nell'organigramma di Eurofuels, dell'AIGET, (Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader) e pure in quello di MORANO ENERGIA (Gruppo EGL - Gruppo HOLCIM).

Perchè dovremmo fidarci delle dichiarazioni "ambientaliste" dell'azienda?

In altri paesi, come ad esempio gli USA, sono noti ed evidenti gli effetti nocivi sull'ambiente e la salute prodotti dai cementifici Holcim: nel 1997 le autorità del Texas hanno dichiarato che la Holcim non ha installato i dispositivi previsti al momento dell’approvazione, ha effettuato cambiamenti che hanno fatto aumentare l’inquinamento e ha mentito sulle emissioni nelle sue relazioni per nove anni. Le autorità del Texas hanno definito la Holcim un “high priority violator/significant non-complier”, altamente inadempiente e responsabile di violazioni di priorità alta.
(vedi articolo: Holcim USA)

Per Holcim Italia dunque si profila un enorme affare, da condurre come sempre in nome dello "sviluppo sostenibile". Nei fatti si sta consumando l'ennesimo scempio cui ci opponiamo e ci opporremo con determinazione, in difesa della nostra salute e del nostro territorio.

 
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