Comunicato stampa, 2 aprile 2007
Gli ambientalisti chiedono al Consiglio Provinciale di non approvare il piano provinciale rifiuti
NO al Piano Rifiuti della Provincia di Como
Le nostre associazioni ribadiscono il loro NO al Piano Rifiuti della Provincia di Como, la cui approvazione definitiva è prevista per oggi in Consiglio Provinciale.
Se approvato, questo piano peggiorerà la qualità dell’ambiente nella nostra Provincia, senza fornire soluzioni sostenibili al problema dei rifiuti.
Il Piano privilegia infatti per i rifiuti urbani l’incenerimento e il deposito in discarica, mentre per i rifiuti speciali resta inalterata la situazione esistente. Sia per i rifiuti urbani che per gli speciali, il piano non sostiene corrette politiche di riduzione alla fonte della produzione, che dovrebbero invece rappresentare la priorità di una corretta pianificazione.
La raccolta differenziata per i rifiuti urbani è penalizzata a favore dell’incenerimento. Per i rifiuti speciali non vengono previsti interventi per contenere la pericolosità e l'eccessiva quantità dei rifiuti stessi.
Con queste premesse non condivisibili, si giunge a proporre il potenziamento del forno di Como e il proseguimento dell'utilizzo della discarica di Mozzate e, come se ciò non bastasse, si ricorre anche agli accordi con aziende private, che puntano sul business dei rifiuti per ricavare energia per i loro cicli produttivi, in particolare la Cementeria Holcim di Merone. I rischi che tutto ciò comporta per l'ambiente e la salute sono ampiamente sottovalutati.
Chiediamo quindi di stralciare:
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la previsione di utilizzo della discarica di Mozzate-Gorla, poiché la zona è stata negli ultimi decenni devastata dalle cave e dalle discariche; il conferimento in discarica rappresenta una forma di smaltimento che crea pesanti ripercussioni ambientali, derivanti dalle emissioni di bio-gas e dalla formazione del percolato che può inquinare il suolo e le falde acquifere;
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la possibilità di stipulare accordi con la Cementeria Holcim di Merone, poiché la combustione di rifiuti nei forni del cementificio causa un pesante inquinamento. Come evidenziato dallo studio dell’autorevole Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova commissionato da Rete Donne Brianza, le ricadute di metalli (Cadmio, Tallio, Piombo e Mercurio) sui terreni causano l’inquinamento dei suoli con gravi rischi per la salute delle popolazioni di tutto il territorio Erbese.
Al contrario, ribadiamo che in Provincia non vi è bisogno di ulteriori impianti di smaltimento che comportano la dispersione in atmosfera di sostanze inquinanti e cancerogene, tra cui diossine, con pesante impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Chiediamo quindi al Consiglio Provinciale di Como di non approvare un Piano tanto inadeguato.
Rete Donne Brianza
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
ARCI Provinciale di Como
Comitato Mozzatese Salute ed Ambiente